1) La sottana di ferro, 7 Gold, ore 21,10.
Raro. Katharine Hepburn inflessibile e viriloide generalessa sovietica in visita a Berlino nel ’56 scopre dolcezze e tentazioni d’Occidente. Quasi un remake di Ninotchka con Greta Garbo. Da vedere per Hepburn, ovvio. Un puro prodotto della Guerra Fredda.
2) L’esorcista, 7 gold, ore 23,15.
Epocale capolavoro di William Friedkin che nei primi anni Settanta riportò il soprannaturale e il sacro nell’immaginario cinematografico.
3) Il cavaliere di Lagardère, Retequatro, ore 0,00.
Cappa e spada del 1997 alla maniera di una volta di Philippe De Broca, glorioso nome del cinema popolar-francese.
4) Timecop. Indagine dal futuro, Rai 4, ore 21,10.
Van Damme-movie degli anni Novanta diretto da un regista di nome come Peter Hyams. Un poliziotto viaggia nel tempo per colpire il crimine. Niente male. Imperdibile per i Van Damme addicted.
5) Page One – Un anno dentro il New York Times, Rai 5, ore 22,59.
Dentro la redazione del quotidiano più famoso del mondo per capire come la sfida di internet sta cambiando la comunicazione.
6) Spaghetti a mezzanotte, Iris, ore 23,50.
Uno dei più famosi Lino Banfi-movie. Commedia pochadistica con morto che non dispiacque a suo tempo nemmeno ai più acidi antibanfiani. Con Barbara Bouchet.
7) Il nome della rosa, Rai Tre, ore 21,05.
Chissà a rivederlo oggi, questo giallone conventual-medievale tratto dal bestseller universale di Umberto Eco. Uno dei maggiori successi del Sean Connery non-Bond.
8) Videocracy, la 7, ore 21,10.
Ah signora mia, quant’è cattiva e volgare la tv. Doc che mostra il brutto del piccolo schermo trash italico. Di culto il nudo frontale di Corona. Segue dibattito con Mentana.
9) Caterina va in città, Rai Movie, ore 0,35.
Film di Virzì dei primi anni Duemila. Una ragazzina appena arrivata dalla provincia a Roma divisa tra due amiche, una di destra l’altra di sinistra. Solito Virzì ossessionato dalla diversità antropologica tra le due Italie.
10) Grandi Magazzini, Iris, ore 21,15.
Un Castellano e Pipolo anni Ottanta che riunisce coralmente i più grandi nomi del cinema italian-popolare di quel tempo, da Celentano a Montesano e Verdone.
11) Ispettore Wallander: assassinio senza volto, Rai Movie, ore 22,40.
Già non amo particolarmente i gialli nordici di Stieg Larsson, figuriamoci l’Henning Mankell della saga Wallander, di asfissiante political correctness. Questo è uno dei film della serie cine-tv con Kenneth Branagh.
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