Lègami!, la7d, ore 23,10.
Un Almodóvar del periodo di mezzo, forse il meno felice, collocato tra i trasgressivi e innovativi film dei primi anni e quelli molto costruiti e classicheggianti della maturità (diciamo da Tutto su mia madre in poi). In Lègami! c’è ancora l’attore-feticcio del regista, Antonio Banderas, in procinto di emigrare a Hollywood (siamo nel 1990), nel ruolo di un fuori di testa uscito dall’ospedale psichiatrico che si fissa ossessivamente su una diva soft-porno (Victoria Abril) e la vuole tutta per sè. A suo modo, riuscirà nell’impresa, anche se non mancheranno gli effetti collaterali. Film irrisolto, senza più la selvaggeria degli inizi, di trasgressione addomesticata con quel sadomasochismo da grande platea, e già con un sospetto di autocitazionismo e manierismo. Ma, al solito, alcuni momenti sono travolgenti. Da non perdere l’irresistibile numero musicale interpretato dalla mamma (vera) di Pedro, la señora Francisca Caballero.
CERCA UN FILM
ISCRIVITI AI POST VIA MAIL
-
-
ARTICOLI RECENTI
- Venezia 2022: ALL THE BEAUTY AND THE BLOODSHED, un film di Laura Poitras. Leone d’oro meritato? No
- Venezia 2022. KHERS NIST/ NO BEARS (Gli orsi non esistono), un film di Jafar Panahi. Il migliore del concorso, si meritava il Leone
- Venezia 2022. IL SIGNORE DELLE FORMICHE, un film di Gianni Amelio. Non era plagio
- Venezia 2022. LA MIA CLASSIFICA FINALE del concorso
- Venezia 2022. BLONDE, un film di Andrew Dominik. Capolavoro? No
Iscriviti al blog tramite email