The Last Station, Cielo, ore 23,15.
Torna in tv questo period-movie molto particolare di impeccabile confezione britannica. Rievocazione dell’ultimo Tolstoj, quello che si trasforma in profeta della vita agreste, del solidarismo e del pacifismo, quello che si ritira nella sua villa di campagna, abbandona la famiglia e decide di devolvere tutti i proventi dei suoi romanzi ai poveri: vicenda strana e potente, ancora oggi in gran parte impenetrabile, vista qui soprattutto attraverso gli occhi della moglie Sofija che assiste sbalordita alla mutazione e, benché emarginata dal marito, lo segue grintosamente cercando di ricondurlo alla ragione e rivendicando soprattutto i propri diritti di legittima consorte sui beni di famiglia. Fino all’ultima stazione. Storia semplicemente straordinaria, trattata un po’ scolasticamente da questo film britannico di tre anni fa. Ma che importa, The Last Station è l’occasione per ritrovare e conoscere meglio questa vicenda, e tanto basta. Poi ci sono gli attori, lui è il mitologico Christopher Plummer, lei la formidabile Helen Mirren. In più, James McAvoy e Paul Giamatti. Ricordo che Chritopher Plummer proprio in questo 2012 si è preso l’Oscar come miglior attore non protagonista per la sua performance quale anziano padre gay in Beginners (mai arrivato in Italia).