Lussuria – Seduzione e tradimento (Lust, Caution), Rai Movie, ore 23,30.
Da riconsiderare e rivalutare. Il film che fece vincere ad Ang Lee nel 2007 il suo secondo Leone d’oro a Venezia a soli due anni da Brokeback Mountain. Troppo, si disse. Sembrò una sbandata della giuria, e per qualcuno anche un’eccessiva e sospetta benevolenza visto che a presiederla era Zhang Yimou, cinese come Ang Lee. Ma questo elegante melodramma di amore, sesso, abiezione, mercificazione e tradimenti nell’ambigua e sordida Shanghai dell’occupazione giapponese è da riscoprire senza pregiudizi. Siamo nei primi anni Quaranta. Una studentessa che fa parte della resistenza clandestina ha l’incarico di sedurre un ricco collaborazionista degli odiati occupanti nipponici e ucciderlo. Ma ci si mette di mezzo l’amore, o la fatale attrazione sessuale, e tutto si complicherà parecchio. Shanghai come luogo labirintico di ogni trappola, come lurido scenario di ogni tradimento e gioco di maschere che sembra venire da Shanghai Express di Josef von Sternberg. Le si contrappone Hong Kong, colonia britannica dove sono sfollati molti cinesi, luogo aperto e libero e trasparente, che fa da sfondo alla prima parte del film. Lui è Tony Leung, divo del cinema di Hong Kong consacrato grande e star internazionale da In the Mood for Love di Wong Kar-wai.
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