The Manchurian Candidate, Rai 4, ore 21,11.
Jonathan Demme resta sempre un regista assai rispettabile, anche se i suoi maggiori successi (Il silenzio degli innocenti, Philadelphia) sono ormai lontani. Con questo The Manchurian Candidate rifà nel 2005 un mitologico film del complottismo politico (e delle conspiracy theories), vale a dire Va’ e uccidi di John Frankenheimer. Durante la Guerra del Golfo un soldato viene salvato da un commilitone. Costui, un ragazzo di buona famiglia, rientrato in patria si dà alla carriera politica facendo leva anche sulla fama conquistata con la sua eroica azione di guerra. Ma nella mente del salvato si affollano incubi e strani fantasmi. Cosa c’è sotto? Cosa c’è dietro? Complotto? Nonostante la sua paranoia cospiratozionista (che personalmente detesto), un film avvincente come pochi, un thriller della mente e sociopolitico che non dà un attimo di tregua. Gran trio di interpreti, Liev Schreiber, Denzel Washington e Meryl Streep quale diabolica madre manipolatrice dell’aspirante politico.
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