Tideland. Il mondo capovolto, Rai Movie, ore 0,55.
Gli estimatori di Terry Gilliam e delle sue visioni e sur-visioni non se lo perdano. Girato nel 2005, dunque parecchio dopo Paura e delirio a Las Vegas che resta a oggi il suo ultimo hit al box office, è uno di quei film che ci dipingono un mondo malato e disturbato atraverso gli occhi di un bambino. Che qui è una ragazzina dal doppio nome di Jeliza-Rose la quale, dopo la morte della madre per overdose di eroina (e già questo), deve anadare a vivere nella campagna del Canada dal padre, rocker sballato e strafatto pure lui (Jeff Bridges). Sola in quel mondo bacato, Jeliza-Rose si ritrova immersa in una realtà che non si sa quanto fattuale e quanto proiezione-creazione della sua mente. Sogno, incubo e veglia si scambiano le parti, in un vorticoso gioco visivo che dà modo a Gilliam di sfoggiare il suo ben noto talento di metteur en scène. Film poco amato se non dai devoti del regista, da recuperare.
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