X-Men, Italia 1, ore 23,30.
Quella di X-Men non è una saga qualsiasi. Il regista che l’ha iniziata e ideata con questo film, Bryan Singer, è lo stesso dello strepitoso noir I soliti sospetti, uno da sempre sensibile alle diversità sociali ed esistenziali. Gli X-Men sono degli outsider, creature che hanno tutte in sè il gene dell’alterità. Mutanti, dunque dei diversamente normali, mal addatati alla vita e oscuramente in cerca di una affermazione di sè, e dell’altrui accettazione. Il che conferisce a X-Men una profondità e un pathos che altre serie di super eroi e super poteri non hanno. Creature Marvel (i padri sono quel genio di Stan Lee e Jack Kirby), i vari Wolverine, Magneto ecc. riescono molto bene a fare il salto nel cinema, consolidandosi e fissandosi con questo primo, fondativo episodio come prototipi assoluti. Tant’è che arriveranno poi serie tv quali Heroes e Misfits che di X-Men sono una derivazione palese, per non parlare del fenomeno del web italico, quella serie Freaks messa su con un pugno di euro e molte idee da quattro ragazzi romani e che, mandata su Youtube, ha raccolto milioni di spettatori. X-Men fu anche il grande lancio di Hugh Jackman. Con lui tra gli altri Ian McKellen e Halle Berry.
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