Potevo esimermi dal segnalare le ultime novità su Lawrence d’Arabia? Vale a dire il film da cui è tratta l’immagine-logo a questo blog, film che ovviamente adoro e che non mi stanco mai di riguardare. Innanzitutto va detto che proprio adesso l’epic di David Lean compie 50 anni, ed è l’anniversario cinematografico del momento insieme a quello – stessa età, steso anno di nascita, il 1962 – di James Bond. Sacrosanto, anzi doveroso, qindi celebrare un film che conquistò il pubblico globale del suo tempo e pure i critici più malmostosi, sportandosi via qualcosa come sette Oscar, a partire da quello come miglior film. Per l’anniversario laa Sony Pictures Home Entertainment ha deciso di immettere sul mercato due dischi Blu-ray (dal 5 dicembre) e un confanetto Blu-ray con quattro dischi in edizione limitata (dal 21 novembre). Fotografia e suono perfezionati. È stato previsto anche un gift set in edizione limitata con un libro di 88 pagine contenente foto rare del film, 3 dischi Blu-ray e un Cd con il soundtrack originale e tracce esclusive. Tutto è pronto per godere di nuovo e al massimo possibile della tecnologia Lawrence d’Arabia.
Immensa avventura, immenso spettacolo, personaggi bigger than life: eppure quella raccontata dall’epica opera di David Lean è storia vera, anche se la fedeltà ai fatti e alle persone è stata nel corso del tempo messa in discussione, anche se tra la realtà e la sua rappresentazione si è (giustamente, inevitabilmente) insinuato il romanzesco. Lawrence è Thomas Edward Lawrence, eccentrico signore inglese dell’inizio Novecento attratto dall’azione, dall’eroico, dalla dimensione titanica dell’esistere, dall’andare oltre se stessi e forse oltre l’umano, verso l’über umano. Quando in un Impero Ottomano ormai agonizzante le province arabe – le terre che grossomodo ora si chiamano Arabia Saudita, Iraq, Giordania, Siria, Territori Palestinesi – covano la ribellione e la voglia di indipendenza dalla Sublime Porta di Costantinopoli, lui, inglese, cavalca quell’onda, si schiera con le tribù beduine in rivolta contro i Turchi, diventa da perfetto inglese creatura dei deserti e delle sabbie adottando i modi, gli stili di vita, gli abiti di quei popoli. Diventando (apparentemente almeno) arabo tra gli arabi. Lawrence d’Arabia. Appoggerà e capeggerà i rivoltosi, portandoli alla conquista di piazze strategiche e territori in mano ai turchi. Ora gli storici si chiedono se l’abbia fatto per dedizione disinteressata alla causa e per dare carne e materia e vita ai sogni eroici di cui si era sempre nutrito, o se sia stato un agente inglese al servizio del suo paese, incaricato di pilotare e incanalare la ribellione araba e anti-ottomana nella sfera d’influenza britannica. Forse le due cose non si escludevano, e il film sembra cavalcarnle entrambe. Ma noi siamo spettatori, e noi vogliamo godere dello spettacolo che il film di David Lean ancora oggi sa darci.
CERCA UN FILM
ISCRIVITI AI POST VIA MAIL
-
-
ARTICOLI RECENTI
- Venezia 2022: ALL THE BEAUTY AND THE BLOODSHED, un film di Laura Poitras. Leone d’oro meritato? No
- Venezia 2022. KHERS NIST/ NO BEARS (Gli orsi non esistono), un film di Jafar Panahi. Il migliore del concorso, si meritava il Leone
- Venezia 2022. IL SIGNORE DELLE FORMICHE, un film di Gianni Amelio. Non era plagio
- Venezia 2022. LA MIA CLASSIFICA FINALE del concorso
- Venezia 2022. BLONDE, un film di Andrew Dominik. Capolavoro? No
Iscriviti al blog tramite email