Soluzione estrema, Retequattro, ore 0,00.
Considero Barbet Schroeder un grande outsider, un regista sempre interessante, fin dal suo lontano, disturbante esordio con More del 1969. La Nouvelle Vague, di cui produsse alcuni film, gli deve parecchio. Il suo La Vergine dei sicari (2000) è uno dei film più radicali, autenticamente estremi e arrischiati che mi sia capitato di vedere nella scorsa decade. Vale la pena tenerlo d’occhio anche nelle sue frequenti produzioni americane, film di genere in cui porta il suo sguardo disincantato, perfino cinico di cosmopolita senza radici. Come questo noir del 1998, l’ennesima caccia di un poliziotto (Andy Garcia) a un killer (Michael Keaton), che però Barbet Schroeder sa tirar fuori dalle secche del déjà-vu. Anche perché la trama non è così ovvia, anzi: il poliziotto deve sì catturare il criminale e riconsegnarlo alla giustizia, ma deve anche proteggerlo e salvargli la vita, perché sa che lui è l’unico donatore possibile per un trapianto di midollo di cui suo figlio ha disperatamente bisogno. Come sempre in Barbet Schroeder, i confini tra il male e il bene sono sfumati, e le categorie morali assai relative. Da vedere e rivalutare.
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