Tutte le NOMINATION ALL’OSCAR: trionfano Lincoln, Amour e Vita di Pi. L’Italia si salva con Marianelli. Numeri e commento

Schermata 2013-01-10 a 16.33.37Annunciate alle 14,30 a Los Angeles da Emma Stone e Seth McFarlane (il regista di Ted) le nomination agli Oscar 2013, Oscar che verranno assegnati il 24 febbraio. McFarlane dalla faccia liscia come un DiCaprio adolescente e dal pessimo humor, Emma Stone magrissima ma in gran spolvero (sta per uscire negli Usa il suo Gangster Squad). Rimando alla pagina dell’Academy per la lista completa delle nomination, incluse quelle tecniche che non riporto in questo post.
Trionfano Lincoln di Spielberg, Amour di Haneke e Vita di Pi. Cinque nomination ad Amour, già Palma d’oro a Cannes, sono la sorpresa maggiore, perché si tratta di un film non americano e non in inglese, e perché son nomination pesanti: miglior film, miglior regia, migliore attrice, migliore sceneggiatura originale, migliore film in lingua straniera. Fa prevedibilmentete il pieno – 12 nomination tra maggiori e tecniche – il Lincoln di Spielberg: i padri della patria agli Oscar van sempre forte, e però il Franklin Delano Roosevelt di A Royal Weekend (Hyde Park on Hudson) è rimasto  a secco, almeno a Bill Murray la candidatura potevano darla. Sovrastimato Vita di Pi con ben 11 nomination: esagerati. 8 per Il lato positivo (Silver Linings Playbook), un film subito adottato fin dalla sua prima a Toronto da critici e pubblico. 8 a Les Misérables, e qualcuna è di troppo. 5 a Django Unchained di Tarantino, non così numerose. 7 ad Argo, cui poteva anche andare meglio. Solo 5 a Zero Dark Thirty, ed è un’ingiustizia. Il film della Bigelow non è proprio in prima fila alla griglia di partenza di questi Oscar, del resto aspro e duro com’è non sembra fatto per compiacere il giurato medio. The Master non entra nè tra i nominati per il miglior film, né in quelli per la migliore regia. Che dire? Conferma che le giurie dell’Academy non amano le opere complesse, con loro funzionano meglio le cosucce tipo Vita di Pi, si sa. Però il film di Paul Thomas Anderson si rifà in parte con tre candidature agli attori (Phoenix, Hoffman, Adams), meglio di niente.
L’Italia a zero (a meno di non considerare italiana la nomination a Dario Marianelli). Non ce l’ha fatta il glorioso Ennio Morricone, che pure era entrato nella shortlist dei semifinalisti per la migliore canzone con Ancora qui scritta per Django Unchained. Basterà a consolarci la candidatura di Dario Marianelli per la colonna sonora di Anna Karenina? Marianelli è nato a Pisa, è italianissimo, ma è basato a Londra da tempo immemorabile (1990), dunque professionalmente inglese a tutti gli effetti. Ma se vogliamo fingere che la sua sia anche una candidatura italiana, fingiamo pure.

Miglior film
Beasts of the Southern Wild
Il lato positivo (Silver Linings Playbook)
Amour
Argo
Lincoln
Django Unchained
Les Misérables
Zero Dark Thirty
Vita di Pi
Commento. Tutto abbastanza prevedibile, a parte un paio di titoli. Certo vedere Vita di Pi e Les Misérables al posto di The Master, che avrebbe meritato molto di più, fa impressione, ma per il film di Paul Thomas Anderson si prevedevano difficoltà, e difatti. Parziale sorpresa, neanche troppo però, è l’inclusione di Beasts od the Southern Wild di Beth Zeitlin, vincitore a Cannes della Caméra d’or e apprezzatissimo negli Usa. La vera sorpresa, anche se qualcuno l’aveva pronosticata, è la presenza di Amour di Haneke, che in tutte ha ottenuto ben cinque nomination. Per un film straniero è un trionfo. Fatto fuori anche l’altro Anderson, Wes, eppure il suo Moonrise Kingdom non avrebbe sfigurato nella lista, anzi. Non ce la fa Skyfall: peccato, sarebbe stato un segno di coraggio.

Migliore regia
David O. Russell per Il lato positivo
Ang Lee per Vita di Pi
Steven Spielberg per Lincoln
Michael Haneke per Amour
Beth Zeitlin per Beasts of the Southern Wild
Commento. Fuori il Tarantino di Django, fuori il P.A. Anderson di The Master: l’Academy non vuole bene agli autori dal segno forte, ma si sapeva. Né l’uno né l’altro han fatto quei film dignitosi ma medi che ai giurati dell’Oscar piacciono tanto. Fuori, ed è uno scandalo, la Kathryn Bigelow del troppo disturbante Zero Dark Thirty. Fuori pure il Ben Afleck di Argo. Ce la fa invece il paraculissimo Ang Lee di Vita di Pi, questo sì un tipico prodotto mainstream che piace. Spunta l’outsider Beth Zeitlin, spunta soprattutto, e meno male, il Michael Haneke di Amour. Una nomination che pesa moltissimo.

Migliore attrice protagonista
Naomi Watts, The Impossible
Jessica Chastain, Zero Dark Thirty
Jennifer Lawrence, Il lato positivo
Emmanuelle Riva, Amour
Quvenzhané Wallis, Beasts of the Southern Wild
Commento. Girone di ferro, potrebbero vincere tutte. Con una ottantacinquenne (Riva) e una bambina di nove anni (Quvenzhané Wallis): l’anagrafe, pur se opposta, potrebbe attirare su di loro parecchie simpatie e parecchi voti. La nomination più debole è quella di Naomi Watts, in The Impossible non è nel suo ruolo più memorabile. Faccio il tifo per Riva e soprattutto per la Jessica Chastain di ZDT: un personaggio, e un’interpretazione, che non si dimenticano. Chastain oggi è la numero uno, l’Academy dovrebbe certificarlo.

Migliore attore protagonista
Daniel Day-Lewis, Lincoln
Bradley Cooper, Il lato positivo
Hugh Jackman, Les Misérables
Joaquin Phoenix, The Master
Denzel Washington, Flight
Commento. E meno male che c’è Joaquin Phoenix, lasciarlo fuori sarebbe stato un delitto. Day-Lewis gran favorito. Si potevano risparmiare l’inclusione di Hugh Jackman. Fuori il Trintignant di Amour e il Jeff Hawkes disabile in terapia sessuale di The Sessions. Dentro invece il pilota ubriaco di Denzel Washington, dato tra i probabili, ma di cui si poteva fare a meno.

Migliore attrice non protagonista
Sally Field, Lincoln
Anne Hathaway, Les Misérables
Jacki Weaver, Il lato positivo
Helen Hunt, The Sessions
Amy Adams, The Master
Commento. Anche qui ce la potrebbero fare tutte. Io tifo ovviamente per la Amy Adams sinistra moglie-padrona di The Master, però la Anne Hathaway-Fantine dei Miserabili sta facendo versare fiumi di lacrime a tutta l’America: favorita.

Migliore attore non protagonista
Christoph Waltz, Django Unchained
Alan Arkin, Argo
Robert De Niro, Il lato positivo
Philip Seymour Hoffman, The Master
Tommy Lee Jones, Lincoln
Commento. Anche questo girone di ferro. Clamorosa l’esclusione di Leonardo DiCaprio per Django, ma si sa che l’Academy non l’ha mai amato. C’è Waltz, e se lo merita. Fra tutti preferisco Hoffman. Ingiusta l’esclusione di Matthew McConaughey, strepitoso come entertainer-stripper di Magic Mike.

Migliore film in lingua straniera
Amourdi Michael Haneke (Austria)
No di Pablo Larrain (Cile)
War Witch di Kim Nguyen (Canada)
A Royal Affair di Nikolaj Arcel (Danimarca)
Kon-Tiki di Joachim Rønning e Espen Sandberg (Norvegia)
Commento. Amour strafavorito. Ottima l’inclusione di No. Di War Witch si poteva fare a meno. Non male A Royal Affair, però quest’anno c’era molto di meglio tra i film stranieri, compreso il nostro Cesare deve morire (rimando al mio precedente post per un commento esteso sulla shortlist di questa categoria).

Miglior sceneggiatura originale
Mark Boal, Zero Dark Thirty
Quentin Tarantino, Django Unchained
Michael Haneke, Amour
Wes Anderson e Roman Coppola, Moonrise Kingdom
John Gatins, Flight
Commento. Tarantino ha scritto dialoghi meravigliosi per Django, l’Oscar lo dovrebbero dare a lui. Però. Però Mark Boal ha realizzato qualcosa di grande con lo script livido e implacabile di Zero Dark Thirty. Candidatura anche al duo che ha firmato Moonrise Kingdom il quale, se non ho sbagliato a contare, si prende in questa categoria la sua unica nomination. Brucia anche qui l’esclusione di The Master. Ma Fight: era proprio il caso?

Migliore sceneggiatura non originale
Chris Terrio, Argo
Lucy Alibar & Benh Zeitlin, Beasts of the Southern Wild
David Magee, Vita di Pi
David O. Russell, Il lato positivo
Tony Kushner, Lincoln
Commento. Parte favorito il Tony Kushner, per intenderci il drammaturgo di Angels in America, per Lincoln. Sacrosanta la nomination per la serratissima sceneggiatura di Chris Terrio per Argo.

Le nomination delle altre categorie alla pagina dell’Academy.

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