I padroni della notte, La7, h. 21,30.
Il profondamente newyorkese James Gray è ormai uno dei grandi registi americani della generazione dei 40, insieme a Paul Thomas Anderson e Darren Aronofsky. Autore di pochi film (solo quattro in 16 anni, una media alla Malick pre-The Tree of Life) e di molto talento. Difficile decidere cosa sia il suo meglio, se il potente esordio Little Odessa, il suo secondo film, The Yards, il più recente Two Lovers oppure questo I padroni della notte. Che resta uno dei migliori polizieschi degòi ultimi dieci anni (è del 2007), capace di sfondare i confini canonici del noir e di entrare nei territori della tragedia classica. Joaquin Phoenix e Mark Wahlberg (già coppia protagonista in The Yards) fratelli diversi e antagonisti, uno poliziotto l’altro implicato nei malaffari della mafia russa. La ragazza è Eva Mendes. James Gray analizza per l’ennesima volta il suo amaro microcosmo di Brooklyn, con le famiglie conflittuali, gli immigrati di seconda e terza generazione e i nuovi, spietati ragazzi arrivati dall’Est europeo. Sì, forse come dicono quelli che non lo amano troppo, gira sempre lo stesso film. Però che film, signori. Tra tutti i suoi questo è il più ricco e il più epico.
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