Lo Stanley Kubrick che preferisco. È un film che ha allargato i confini del cinema (e della nostra percezione, del nostro immaginario) come pochi altri. C’è un prima e un dopo Odissea nello spazio, niente, soprattutto nella sci-fi, è rimasto lo stesso. Anche i nuovi registi, come il Duncan Jones di Moon, continuano a guardare al capolavoro kubrickiano come a un riferimento imprescindibile. Da vedere e rivedere e rivedere, è sempre uno spettacolo grandioso. Nella classifica stilata lo scorso agosto-settembre dal mensile inglese di cinema Sight & Sound, clasifica aggiornata ogni dieci anni slla base dei voti espressi da circa mille critici di tutto il mondo, 2001: Odissea nello spazio si è piazzato al 6° posto. Ancora più su nella speciale classifica Sight & Sound che tiene conto delle preferenze di centinaia di registi, anche qui di tutto il mondo: 4° posto. Tra gli autori che lo hanno votato Martin Scorsese, Olivier Assayas, Atom Egoyan e Gaspar Noé. Che peraltro, nel suo bellissimo Enter the Void, omaggia e cita Odissea nello spazio in più di una scena.
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