La polizia accusa: il servizio segreto uccide, Iris, ore 22,57.
Continuano le incursioni di Iris nei territori rimasti a lungo in penombra del poliziottesco anni Settanta, genere adorato dai fanzinari, ma da sempre odiato dalla casta intellettuale per le sue presunte ambiguità politiche, e dunque mai sdoganato davvero -dalla critica istituzionale. Questo del 1974 è firmato Sergio Martino, che con il precedente Milano trema: la polizia vuiole giustizia aveva contribuito a fissare il canone del genere. La polizia accusa: il servizio segreto uccide, pur sispettato, non gode dello stesso status. Ma Martino è un solido artigiano tra i migliori del nostro cinema di genere e dei generi e confeziona un prodotto comunque notevole, immetendovi anche un certo impegno ‘di sinistra’ che nel poliziottesco non era così diffiuso. Il commissario Solmi (l’iconico Luc Merenda) indaga su strani fatti e misfatti finchè finisce col calpestare un ginepraio, una sezione deviata dei servizi in procinto di tentare un golpe. Il perfido è Tomas Milian. Le belle sono Delia Boccardo e Paolo Tedesco. Per chi ama (come me) il genere, è imperdibile.
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