Senza sapere niente di lei, Iris, ore 1,02.
Una delle sorprese vere della serata tv. Film pochissimo visto, tanto da essere diventato con il passare dei decenni una piccola leggenda. Insomma, un cult, ma di quelli veri. Qualcosa di eccentrico per il nostro cinema, un noir alla maniera di certi classici americani anni Quaranta. Lo gira nel 1969 Luigi Comencini, con una Paola Pitagora allora al massimo della carriera, reduce da I pugni in tasca di Bellocchio e dai Promessi sposi televisivi. Con questo strano giallo cupo (storia di un assicuratore alle prese con un presunto delitto in una famiglia perbene), Pitagora si accaparrò tutti i premi possibili e si candidò a superstar del nostro cinema. Purtroppo superstar non sarebbe mai diventata e io, che sono sempre stato un suo estimatore, ancora mi chiedo il perché. Con Philippe Leroy. Impressionanti per qualità i credits: firmano la sceneggiatura (tra gli altri) Suso Cecchi d’Amico e Raffaele La Capria, la fotografia è di Pasqualino De Santis, la musica di Ennio Morricone. Questo signori era il cinema italiano.
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