Così dolce… così perversa, Rai Movie, ore 0,45.
Uno degli psycho-sexy-thriller che han procurato a Umberto Lenzi fama imperitura in ogni angolo del mondo cinefilo e l’amore di tanti ragazzi e ragazzacci della critica estrema, quella che rovista nel cinema bis in cerca di gioielli nascosti. Quando apparve – correva l’anno di grazia (e di disgrazie come Piazza Fontana) 1969 – i recensori paludati e accademici non lo presero neanche in considerazione, e i ventenni impegnati a far la rivoluzione e a cambiare il mondo lo vituperarono quale marciume borghese. Invece oggi i thriller lenziani, grazie anche alla meravigliosa lounge music di Riz Ortolani, sono oggetti di culto vero. Questo è il secondo della trilogia che il regista romano gira con la sua musa e attrice feticcio Carroll Baker, cui si accompagnano qui Erika Blanc e il mitologico Jean-Louis Trintignant. Una donna di gran spregiudicatezza erotica, Baker naturalmente, si insinua in una coppia – Trintignant & Blanc – e ne nasce un triangolo perverso. Ma sotto sotto c’è un complotto per far fuori la vittima designata e spartirsi la sua eredità. Malato e debosciato al punto giusto. Ormai un classico.
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