La parola ai giurati, Rai Movie, ore 23,30.
Lo amo immensamente, ogni volta che ripassa in tv cerco di rivederne almeno un pezzo, e ne resto sempre soggiogato. Una macchina drammaturgica perfetta, di implacabile efficacia. Impossibile non lasciarsi avvincere dal buon giurato Henry Fonda che, colpito da ragionevole dubbio su un ragazzino ispanico accusato di aver ucciso il padre, cerca di convincere i colleghi a non condannarlo. Courtroom movie e cinema da camera chiusa che sanno essere robusti e spettacolari come un epic fordiano in spazi aperti, tesi e sospesi come un Hitchcock. Anche, cinema di parola dov’è il flusso verbale a regolare i ritmi del racconto e la stessa messinscena, alla faccia di ogni presunto specifico filmico. Le testimonianze vengono riviste e analizzate, ogni dettaglio del delitto viene riconsiderato e riponderato alla luce del dubbio instillato da Fonda. I dodici giurati sono pure un perfetto campione di varia umanità, con tipi diversi che però insieme vanno a comporre uno spaccato di società del tempo. Siamo negli Stati Uniti esinenhoweriani dei tardi anni Cinquanta, il film è oviamente in un meraviglioso bianco e nero, alla base ci sta un tv-drama di Reginald Rose, anche autore della sceneggiatore di questo Dodici uomini arrabbiati (tale suona il titolo originale). Film-manifesto del cinema liberal-hollywoodiano, ma oggi semplicemente un classico al di là di ogni intenzione poiliticamente corretta. Debutto alla grande di Sidney Lumet e, a conti fatti e conclusi, uno dei suoi migliori risultati di sempre. Nei decenni si è consolidato come un prototipo narrativo vero e proprio, copiato, clonato, replicato infinite volte, nel remake girato negli anni Novanta da William Friedkin come in 12, lo splendido riadattamento russo di Nikita Mikhalkov. Ma anche dove non te l’aspetti: in fondo anche lo spielberghiano Lincoln riusa il format drammaturgico di La parola ai giurati quando ci mostra la conquista, attraverso la persuasione e ogni altro mezzo, dei votanti e dei loro voti per far passare in aula il Tredicesimo emendamento.
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