Passaggio a Nord Ovest, Italia 7 Gold, ore 21,10.
Titolo proverbiale, leggendario davvero. Eppure il film non è poi così conosciuto, almeno da chi sta sotto i 50 anni, appartenendo all’età classica e ormai remota di Holywood ed essendo approdato poco nei palinsesti televisivi. Regia di King Vidor, uno che ha fatto un pezzo di storia del cinema, e non si esagera. Protagonista il roccioso Spencer Tracy, e il nome basti. Il passaggio a nord ovest è quello che il ranger Robert Rogers cerca per meglio condurre la guerra contro i francesi e i pellerossa loro alleati (siamo ai tempi della settecentesca guerra anglo-francese nelle colonie nord americane, difatti). Ma assurge subito a simbolo e, ebbene sì, a metafora (che si estenderà presto oltre lo stesso film, invadendo il linguaggio corrente) di un qualcosa a lungo vagheggiato e mai davvero raggiunto. Western di quando l’America non dubitava doi se stessi e dei propri valori fobdativi, e della propria storia, e credeva ancora al grande sogno della frontiera, anzi al sogno americano tout court. Fiammeggiante, vibrante, tumultuoso, come tutti i film di King Vidor.
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