40 anni vergine, Mediaset Italia 2, ore 21,10.
Il primo grande successo (2005) al box office del regista-sceneggiatore Judd Apatow, il film che lo ha elevato a King of the Comedy dei giorni nostri. Da vedere e, perché no, anche da studiare per chi ne abbia voglia, perché contiene tutto il suo cinema (e un bel pezzo di pop culture attuale): non solo l’abilità di Apatow nell’intercettare il sentire del pubblico maschio-giovane contemporaneo, non solo la sua sapienza artigianale nel raccontare e dipanare fatti e personaggi, ma soprattutto il suo coraggio e il suo quasi demoniaco talento di trarre divertimento da temi sgradevoli. Judd Apatow è un braveheart che osa entrare nell’inconscio laddove la commedia non ha mai osato. Qui tutto ruota intorno a uno sfigato ancora vergine a 40 anni (lo interpreta Steve Carell). Vi sembra una cosa da ridere? Apatow ne estrae invece qualcosa di irresistibile e insieme profondo e non privo di pietas. Questo è il suo cinema. Oltre a Carell ci sono in 40 anni vergine anche un’0attrice di carattere come Catherine Keener, Paulò Rudd, Seth Rogen (il regista-interprete del recente Facciamola finita) e Leslie Mann, alias signora Apatow.
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