Qualcuno volò sul nido del cuculo, la7d, ore 23,20.
Datatissimo (1975) drama sulla follia e la sua repressione. La teoria Basaglia applicata a un manicomio americano. L’istituzione totale imprigiona, sorveglia e punisce foucaultianamente e per i paziente non c’è che la strada, disperata, della ribellione. Film in linea con il sentire collettivo e gli umori rivoluzionar-globali di quel tempo, e difatti fu uno strabiliante successo. Jack Nicholson gigioneggia al suo massimo storico, dirige Milos Forman, che si porta in America gli umori anarcoididella sua stagione cinematografica a Praga. Diluvio di Oscar, compreso quello a Nicholson come miglior attore protagonista. Indimenticabile la dottoressa cattiva Louise Fletcher. Sopravvalutato, temo. Però un classicone. Tant’è che l’oltraggioso Bruce LaBruce, il regista canadese di film assai autoriali e assai sessualmente spinti, commentando il suo nuovo Gerontophilia cita proprio questo film di Forman. (Gerontophilia, storia scandalosa tra un 18enne e un 82enne, sarà presentato a Venezia alle Giornate degli autori).
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