La prova, Mediaset Italia 2, ore 21,10.
Esordio alla regia del guerriero della kickboxing Jean Claude Van Damme, il belga forse più famoso del secondo Novecento, icona popolare e globale come poche altre, adorato nei più sperduti villaggi africani come nelle favelas e nelle formicolanti metropoli asiatiche (meno tra i radical-sciccosi e i bourgeois-bohémiens europei, ovvio). E, passando nel ’96 dietro la macchina da presa, il nostro, che è tipo anche di cervello oltre che di muscoli e pedate, realizza un qualcosa fuori schema, più che un kickboxing-movie un avventuroso classico tra leteratura pop-ottocentesca e la Hollywood alla Douglas Fairbanks. Si parte dalla New York dei folli anni Venti dala quale un circense, Van Dame, è costretto a scappare: si imbarcherà clandestino su una nave turca, ma verrà catturato e ridotto in schiavitù, e par di rivedere, yum yum!, Angelica alla corte del Sultano. Sarà solo l’inizio di un’avventura che lo porterà in mano ai pirati e poi nellOrient estremo a combattere di pugni e calci in tornei vinci-o-muori per guadagnarsi la libertà. Non male, ecco, alla faccia dei detrattori. C’è anche la ex gloria Roger Moore.
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