
James Franco, gran protagonista oggi a Venezia. Il suo ‘Child of God’ è stato presentato in Concorso, e a Orizzonti si è visto ‘Palo Alto’, diretto da Gia Coppola, ma tratto da un suo libro e da lui interpretato.
Venezia, sabato 31 agosto. Sera.
I film che ho visto oggi.
1) Philomena di Stephen Frears (Concorso).
Giudizio: stampa e pubblico entusiasti. Io mica tanto. Standing ovation per Judi Dench, che interpreta una donna alla ricerca del figlio strappatole e dato in adozione 5o anni prima. Irresistibile. Di astutissima confezione. Avrà un enorme successo, ma resta nel fondo un film ruffianissimo.
2) Child of God di James Franco (Concorso).
Giudizio: l’infaticabile James Franco con un tosto film su un uomo-lupo tratto da Cormac McCarthy. Il suo lavoro d’autore a oggi più compatto. Ingiustamente maltrattato da gran parte dei giornalisti e invece non trascurabile.
3) Kaze Tachinu (The Wind Rises – Si alza il vento) di Hayao Miyazaki (Concorso). Giudizio: due ore e un quarto di un Miyazaki alla sua opera massima, un affresco della prima metà del novecento giapponese attraverso i sogni e la vita di un uomo innamorato degli aerei e del volo. Con qualche zona opaca, qualche ridondanza, ma anche momenti potentissimi. A questo punto, il più serio candidato al Leone.
4) Palo Alto di Gia Coppola (Orizzonti).
Giudizio: arriva la terza generazione Coppola. Gia è la figlia del figlio scomparso in un incidente d’acqua di Francis, e nipote di Roman e Sofia. Ritratto di gioventù semibruciata californiana, tra molto sesso, qualche droga, moltissimo alcol, moltissimo tabacco. Non granché nuovo, ma dignitosissimo. Ben girato. Gia regista somiglia più alla zia che al nonno.