L’ultima battaglia – The Front Line, Rai Movie, ore 21,15.
La guerra tra le due Coree degli anni Cinquanta in un film made in Seoul del 2011 che molto successo e grande eco ha avuto in patria, rappresentandola anche agli Oscar per il miglior film in lingua straniera. Niente a che fare con gli eroistici e patriottici film americani di mezzo secolo fa su quella guerra anticomunista, qui siamo in piena visione pacifista e antibellica, secondo la tradizione ormai consolidatasi al cinema dopo La sottile linea rossa e Salvate il sodato Ryan. Dove si mostra l’insensatezza della guerra in sé, al di là delle ragioni dell’una o dell’altra parte, dei vincitori e dei vinti. 1953, un ufficiale viene mandato da Seoul al fronte a indagare sulla strana morte di un soldato ucciso con un’arma amica. Il sospetto è che tra le file dell’esercito si nasconda un agente nord coreano. L’indagine dovrà fare i conti con il macello quotidiano, scontri per riconquistare una collina diventata cimitero dell’una e dell’altra parte da tanti sono i cadaveri. Da vedere assolutamente, perché il cinema coreano è tra i più vitali oggi su scala planetaria, robusto, anche a costo di affondare nel trucidume, dal segno sempre fortissimo. Oltretutto questo The Front Line del regista Hun Jang lo si è visto quasi niente in Italia, ed è una ragione di più per non perderselo.
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