Le avventure acquatiche di Steve Zissou, Deejay Tv, ore 21,00.Per quelli che adorano Wes Anderson e il suo cinema, ma non solo per loro. Il cinema – fluido, liquido, talvolta impalpabile, dolcemente visionario, sempre di immensa grazia e leggiadria e squisitezza, di un’impronta stilistica forte e riconoscibilisima – dell’autore dei Tenenbaum e di Moonrise Kingdom trova in questo film del 2005 il suo vertice: così almeno assicurano i wes-andersoniani di ferro, che son tanti. Storia pazza. Un oceanografo e documentarista vagamente ispirato a Jacques Cousteau tenta una spedizione sul mare e negli abissi alla caccia dello squalo che ha ucciso il suo socio e amico fraterno. Filmando il tutto, naturalmente. Con derive action (i pirati) e un viaggio parallelo negli abissi di famiglia, come sempre in WA. Ecco, la location è soprattutto la nave Belafonte e intorno solo l’oceano, potete immaginare quali immagini e sospensioni il regista sappia trarne. Con un equipaggio strampalato, compreso un figlio appena ritrovato e una giornalista ficcanaso e incinta. In testa lui, Steve Zissou, interpretato da un attore-feticcio di Anderson, l’immenso Bill Murray (come mai non gli hanno ancora dato un Oscar? Vergogna). Altri attori cari all’autore: Owen Wilson e Anjelica Huston, e ancora, Willem Dafoe, Jeff Goldblum, Cate Blanchett e perfino Bud Cort, il ragazzino che ammirammo nei primi anni Settanta in Harold e Maude e in Anche gli uccelli uccidono, capolavoro altmaniano. Soundtrack con Sigur Ros, David Bowie, Devo e Yellow Submarine e addirittura la Joan Baez di Here’s to you di Morricone. Girato in buona parte in Italia, tra Napoli, Ponza e Nettuno. La solita palette di Anderson: il giallo, il rosso, l’arancione profondo e il blu. Colori incredibilmente simili a quelli usati da Ken Adam in uno dei James Bond storici, Thunderball. Che Wes Anderson lo abbia tenuto d’occhio?
CERCA UN FILM
ISCRIVITI AI POST VIA MAIL
-
-
ARTICOLI RECENTI
- Cannes 2023. Vince “Anatomia di una caduta” di Justine Triet (e tutti i film migliori entrano nel palmarès)
- Cannes 2023. Recensione: LES HERBES SÈCHES, un film di Nuri BiIge Ceylan. Il migliore del concorso
- Cannes 2023. LA MIA CLASSIFICA FINALE del concorso
- Cannes 2023. Recensione: LE FEUILLES MORTES, il Kaurismaki assoluto. Da Palma d’oro
- Cannes 2023. Recensione: LES FILLES D’OLFA di Kaouther Ben Hania. Una famiglia e la storia della Tunisia
Iscriviti al blog tramite email