Prossima fermata: Paradiso, Iris, ore 23,12.
Figura eccentrica e interessante parecchio, quella di James Brooks. Che è molte cose, regista, attore, sceneggiatore, uno che ha svariato dal Saturday Night Live a film come Drive, dov’era – magnificamente – il boss malavitoso (interpretazione per cui ha ricevuto una messe abbondante di premi e sfiorato l’Oscar). Di questo Prossima fermata: Paradiso del 1991 è il regista, l’interprete, l’autore dello script. Strana commedia, di quel filone ‘vediamo cosa succede nell’al di là’ che ha come prototipo Il cielo può attendere di Lubitsch. Anche stavolta il protagonista varca la fatale soglie in seguito a incidente sulla sua Bmw e si ritrova nella Città del Giudizio, nell’oltre mondo. Lì verrà sottoposto come tutti i trapassati a un processo su quanto ha combinato nella vita terrena, su come abbia usato o dipadiato i talenti della sua intelligenza, e se il verdetto gli sarà favorevole verrà inoltrato verso qualcosa che somiglia ai campi elisi, altrimenti dovrà reincarnarsi e tornare laggiù sulla terra. Con pure di mezzo una storia d’amore. Accanto a Brooks ci sono Meryl Streep e Lee Grant, e perfino una Shirley MacLaine nella parte di se stessa.
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