Happy Family, Rai Movie, ore 21,15.
Il penultimo film di Gabriele Salvatores, di un paio di anni fa, prima di Educazione siberiana, e anche uno dei maggiori successi commerciali della sua carriera. Un bel film italiano, finalmente. Due sedicenni inamorati e cocciutamente decisi a sposarsi contro il parere delle rispettive famiglie, sono solo un pretesto perché Salvatores scateni il ballo dei suoi personaggi. A raccontare la vicenda è un narratore-scrittore, che è Fabio De Luigi, una sorta di deus ex machina che governa (meglio, tenta di governare) i vari protagonisti, i quali però tendono a ribellarsi e a scegliere da soli il proprio destino. Cinema e metacinema, cinema dentro il cinema e anche teatro dentro il teatro all’ovvia maniera di Pirandello, un film ambiziosamente intellettuale e multistrato, ma anche subito godibile al suo primo livello, ed è stato questo a procurargli il successo al box office. Con parecchi buoni attori italiani affezionati a Salvatores e al suo mondo, da Abatantuono a Fabrizio Bentivoglio a Margherita Buy. Gonfio di citazioni (8 e mezzo, I soliti sospetti) e amore per il cinema. In definitiva, una bella sorpresa per chi diffida dei film italiani. Milano benissimo fotografata, con citazioni dei quadri neometafisici e iper realisti di Petrus.
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