Last Vegas, regia di John Turteltaub. Con Robert De Niro, Michael Douglas, Morgan Freeman, Kevin Kline. Sezione Festa mobile.Una notte da leoni, però con quattro signori sui settant’anni. Per un addio al celibato reunion di quattro vecchi amici nella città di ogni azzardo. Di sesso non ce n’è quasi, il. divertimento è moderato. Dei quattro marpioni, il meglio è Morgan Freeman. Voto 5+
L’anno scorso il Torino Festival aprì con Quartet, vecchietti bizzosi e non arresi in una casa di riposo per cantanti d’opera. Quest’anno si è replicato con un altro film di/per terza e quarta età, tendenza massiccia del mercato cinematografico recente, a dimostrazione che il mercato ultrasessantenne c’è e porta soldi. Per la prossima edizione consiglierei un cambio di rotta, così, giusto perché il marchio dei baggina-movies non si imprima troppo su questa nobile (e un filo spocchiosa) rassegna ormai giunta al numero 31. Last Vegas già dal titolo ci dice parecchio. Immaginate Una notte da leoni, con tanto di addio al celibato a Las Vegas, però in versione over 60 e pure over 70. Il mai domo Michael Douglas (intendo, il suo character) sta per sposarsi con una 32enne e dunque ecco convocati i tre amici di gioventù per un po’ di follie nella città dei giochi e di ogni perdizione. Moderatamente divertente (mica si esagera, le arterie del pubblico ultramaturo non ammettono emozioni forti), un po’ meno peggio e ovvio di come lo ci si aspettasse. Finirà in matrimonio, ma non sarà quello previsto. Un film perdibile, però non ignobile. Il migliore dei quattro è Morgan Freeman. Buoni incassi in America, penso che andrà bene anche in Italia (le reazione del pubblico qui a Torino al cinema Reposi son state ottime).
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