Attrici, La Effe, ore 0,10.
- Valeria Bruni Tedeschi e Louis Garrel, allora coppia anche fuori set
(Consigliato a tutti, ma in particolare a chi ha visto e apprezzato il più recente film die con Valeria Bruni Tedschi, Un castello in Italia, presentato in concorso a Cannes 2013 e arrivato da noi, senza un grande esito di pubblico, un paio di mesi fa).
Forse non è il film capolavoro della serata tv, ma di sicuro è il più chic e il più cool, e che Dio mi perdoni i due aggettivi (soprattutto il secondo). Sentite un po’: lo dirige e lo interpreta Valeria Bruni Tedeschi, che oltre a essere la sorella della già première dame Carlà è in proprio un affermato nome del cinema francese più intellettuale ed elegante. In più, il protagonista maschile è Louis Garrel, l’attor giovane più fico e racé dello schermo made in France (e forse europeo). Proprio sul set di Attrici Valeria e Louis sono caduti in amore formando una coppia che, pur se oggi dissolta, è durata molto più di quanto preconizzassero gli antipatizzanti, visti i 19 anni d’età che li separavano. Eppure il vero motivo di culto di questo film è un altro, la presenza di Marisa Borini, mamma di Valeria e Carla dunque ex prima suocera di Francia, donna dal turbinoso passato (ha avuto le figlie da due uomini diversi). Che in Attrici fa proprio la madre della protagonista, figura materna alquanto ingombrante ma irresistibile. Certo, poi c’è anche il film, che è così squisitamente Nouvelle Nouvelle Vague. La storia (con parecchi echi autobiografici) ci racconta di un’attrice di teatro in crisi e un po’ depressa, impastoiata in problemi di lavoro e di privato, storia un po’ lunga, forse non molto avvincente, però girata con gran classe. La satira di certo teatro d’avanguardia è acuta. E tanto basta. C’è anche Valeria Golino, e c’è Cechov. Mathieu Amalric, al soliuto il migliore, fa il regista gay.
