La sconosciuta, Iris, ore 21,01.
Non sono un fan di Tornatore, trovo a volte fastidiosi i suoi melodrammi epici e la sua grandeur spesso applicata al banale. Eppure amo questo film, e da quando l’ho visto non sono più riuscito a togliermelo dalla testa. La sconosciuta è una ragazza che viene dall’Est e lavora come colf in una famiglia medioborghese di Trieste. Ma il suo passato la perseguita, a poco a poco scopriremo l’orribile verità. Tornatore non rinuncia a se stesso. Certo, finge di essere minimalista, ma poi filma anche una semplice discesa per le scale di una signora anziana come fosse la carica di Balaklava, e affronta i tornanti psicologici della storia con turgore melodrammatico e la solita magniloquenza. Eppure funziona. Il mistero di questa donna (strepitosa Ksenia Rappoport nel rendere l’ambiguità del personaggio) riesce a riempire lo schermo, a fare spettacolo, inchiodare lo spettatore. Tutto è troppo, compresa la musica morriconiana, ma che importa? Noi ci appassioniamo alla vicenda della sconosciuta, e tanto basta. A Trieste Tornatore tornerà per girarvi parte di La migliore offerta, film che nelle sue atmosfere mittel-europei, è parente di questo.
CERCA UN FILM
ISCRIVITI AI POST VIA MAIL
-
-
ARTICOLI RECENTI
- Cannes 2023. Vince “Anatomia di una caduta” di Justine Triet (e tutti i film migliori entrano nel palmarès)
- Cannes 2023. Recensione: LES HERBES SÈCHES, un film di Nuri BiIge Ceylan. Il migliore del concorso
- Cannes 2023. LA MIA CLASSIFICA FINALE del concorso
- Cannes 2023. Recensione: LE FEUILLES MORTES, il Kaurismaki assoluto. Da Palma d’oro
- Cannes 2023. Recensione: LES FILLES D’OLFA di Kaouther Ben Hania. Una famiglia e la storia della Tunisia
Iscriviti al blog tramite email