A qualcuno piace caldo, la7, ore 21,10.
Una delle più belle commedie di sempre, e non è un’esagerazione. Uno dei film che amo di più, e che inserirei nella mia lista dei dieci da salvare prima del diluvio, o da portarsi via nell’isola deserta. Qui, in fatto di commedia insieme a qualche Lubitsch e Donen, siamo al vertice. Da vedere, rivedere e rivedere. Non ti stanchi mai di guardarlo, e di seguire le avventure dei due incredibili travesta Jack Lemmon e Tony Curtis che si fingono donne per sfuggire a dei bruti del crimine organizzato anni Venti. Ovvio che si innamorino di Zucchero/Marilyn, qui alla sua migliore interpretazione, sexy e straziante insieme come solo lei sapeva essere. E poi quella chiusa, quella battuta, quel “nessuno è perfetto”. Incommensurabile. Riflessione molto europea e weimeriana sui sessi, disincantata fino al cinismo. Film weimariano, perché si sente odore di kabarett, si sente lo sberleffo e la disperata allegria da sopravvissuto di chi ha conosciuto l’apocalisse (e la dolcezza del vivere degli ultimi giorni prima dell’apocalisse). Lo sfondo del proibizionismo americano lascia, a ben guardare, intravedere le ombre espressioniste. Una lezione di cinema fornita da Billy Wilder, senza però la minima sentenziosità: il predicatorio e il didascalico non facevano per lui.
CERCA UN FILM
ISCRIVITI AI POST VIA MAIL
-
-
ARTICOLI RECENTI
- Cannes 2023. Vince “Anatomia di una caduta” di Justine Triet (e tutti i film migliori entrano nel palmarès)
- Cannes 2023. Recensione: LES HERBES SÈCHES, un film di Nuri BiIge Ceylan. Il migliore del concorso
- Cannes 2023. LA MIA CLASSIFICA FINALE del concorso
- Cannes 2023. Recensione: LE FEUILLES MORTES, il Kaurismaki assoluto. Da Palma d’oro
- Cannes 2023. Recensione: LES FILLES D’OLFA di Kaouther Ben Hania. Una famiglia e la storia della Tunisia
Iscriviti al blog tramite email