I primi della lista, Rai 3, ore 23,40.
Film italiano uscito un anno mezzo fa in pochissime sale e che (forse) merita una visione televisiva di recupero. Tentativo di rievocare in chiave di commedia, con slittamenti nel dramnatico, e attraverso una piccola storia, il clima convulso dell’Italia del 1970, tra ribellismi ricoluzionari studenteschi e operai, presunti golpe reazionari e quelle che furon chiamate stragi di stato. Tentativo non del tutto riuscito, e che probabilmente non poteva riuscire, perché quel tempo è ancora una frattura nel corpo della nazione non del tutto ricomposta e rielaborata. Siamo nella Pisa contestatrice. Circola la voce che un golpe sul modello greco è in atto e che sia già stata stilata la lista dei rivoluzionari da arrestare. Così il cantautore goscista Pino Masi, convinto di essere tra i primi della suddetta lista, decide di espatriare, lo seguiranno due ragazzi che vedono in lui un idolo. Naturalmente la fuga nella comunista per quanto eterodossa Jugoslavia si rivelerà un’avventuretta picaresca. Qualche toscanismo alla Virzì. Con Claudio Santamaria. Regia di Roan Johnson, italianissimo nonostante il nome.
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