I duellanti, Rai Movie, ore 1,00.
Quando fu presentato a Cannes ’77, esplose e divenne un caso, portando al suo regista, l’allora esordiente Ridley Scott, il giusto premio per la migliore opera prima (presiedeva la giuria un lungimirante Roberto Rossellini). Il film è bellissimo ancora oggi. I due ufficiali napoleonici (Keith Carradine e Harvey Keitel) che si sfidano a duello per una vita per rimediare a un’antica onta – incontrandosi, perdendosi, ritrovandosi, riperdendosi fino allo scontro finale – , raccontano l’eterno tema del doppio e, all’opposto e specularmente, dell’altro da sè. Mentre si cercano e si lasciano per ferirsi, e per uccidersi, scorre sullo sfondo l’avventura napoleonica, l’ascesa e la caduta di Bonaparte e la restaurazione post-bonapartista. I duellanti sono anche la doppia anima di quella Francia, divisa tra attrazione e rigetto per l’imperatore venuto dal nulla. Smagliante messinscena, di un formalismo anche troppo leccato e laccato. Forse a tutt’oggi la cosa migliore di Ridley Scott. Da Joseph Conrad. Uno dei period movie che più hanno influenzato il genere, insieme con il quasi contemporaneo Barry Lyndon di Kubrick.
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