Chissà cosa gli è preso, a Javier Bardem. Da qualche anno sembra divertirsi, ma proprio molto, a conciarsi in modo repellente nei suoi film, a interpretare personaggi abominevoli, turpi, schifosi, immondi anche a vedersi, e se non son tali (come il prete di To The Wonder), comunque dall’immagine impresentabile e imbarazzante. Urge un esperto lettore di inconscio per chiarire questa sindrome dell’autodeturparsi che s’è impossessata del più bravo attore di Spagna, e uno dei meglio su piazza. La chiamiamo sindrome Lon Chaney? Intanto, guardiamocela questa galleria di mostri, partendo dal più nuovo, il narcotraficante messicano di The Counselor – Il procuratore di Ridley Scott, in approdo sui nostri schermi il 16 gennaio.
in THE COUNSELOR – IL PROCURATORE di Ridley Scott (1913): sembra il joker di un mazzo di carte disegnato sotto acido
in TO THE WONDER di Terrence Malick (2012): imbolsito e con capello non addomesticato.
in SKYFALL di Sam Mendes (2011/12): è l’ex agente Raoul Silva che, in parrucchino biondo alla Pierre Clémenti del bertolucciano Conformista, mette lascivo la manina sulla coscia di Daniel Craig.
in NON È UN PAESE PER VECCHI dei fratelli Coen (2007): lo psicopatico killer con il taglio-capelli più repulsivo che si sia visto al cinema negli ultimi trent’anni. Comunque per lui fu Oscar.