La calunnia, Rete Capri, ore 21,00.
Un film del ’36 che potrebbe benissimo essere girato oggi. Un parabola allarmante sul pregiudizio e l’intolleranza verso l’altro da noi. Mica per niente un film recente come il danese Il sospetto di Thomas Vinterberg (candidato all’Oscar come migliore film straniero, dunque in competizione con il nostro La grande bellezza) gli somiglia molto, tanto da sembrare a tratti quasi un ricalco, un remake. Il profondamente europeo William Wyler (era un ebreo alsaziano approdato a Hollywood quasi per caso) mette in film con parecchio coraggio il play di gran successo e di gran scandalo The Children’s Hour dell’impegnatissima Lillian Hellman. La storia: in una scuola una bambina accusa due insegnanti di avere un rapporto lesbico. Dopo la calunnia, si scatena la caccia alle streghe. Questo, almeno, era quanto succedeva nel play della Hellman. Perché quando ne viene tratto il film, a causa del vigente codice Hays ogni accenno pur vago all’omosessualità viene piallato via e a innescare lo scandalo e la riprovazione diventa una più banale faccenda di tradimenti. Con lo strepitoso duo d’attrici Miriam Hopkins e Merle Oberon. L’uomo conteso è Joel McCrea. Wyler rifarà lui stesso il film nel 1961 con Audrey Hepburn e Shirley MacLaine, e qualche accenno all’omosessualità allora riuscirà a filtrare. Titolo italiano, Quelle due.
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