La città è salva, Rete Capri, ore 21,00.
Bogart e Zero Mostel in una scena
Grandissimo noir del 1951 con Humphrey Bogart, diretto stando ai credits ufficiali dal regista teatrale Bretaigne Windust , in realtà sostituito in corsa dal ben più esperto Raoul Walsh. Trama contorta, spiraliforme, costruita su flashback, e perfino flashback di flashback. Un film-labirinto. Un procuratore (Bogart) sta per incastrare un criminale di quelli sadici e pericolosissimi, ma il testimone contro di lui purtroppo muore. Ne salterà fuori un altro, una ragazza, sulle cui tracce si metteranno sia la polizia sia gli uomini del boss (per ucciderla, ovvio). Uomini che lui ha sempre guidato da lontano ordinando un omicidio via l’altro. Il classico film in cui si sa subito chi è il colpevole e la sospensione sta tutta nel vedere se si riuscirà a neutralizzarlo. Cupo. Implacabile. Film leggendario. Da vedere, ma per davvero. Attenzione, c’è Zero Mostel, che di lì a poco sarebbe stato inserito nella blacklist maccartista.
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