Film stasera sulla tv in chiaro: HEADHUNTERS – il cacciatore di teste (sabato 18 gennaio 2014)

Headhunters – Il cacciatore di teste, Rai 4, ore 22,46.
Ripubblico la recensione
scritta dopo la proiezione del film al festival di Locarno 2011 in Piazza Grande. Headhunters ha successivamente vinto il Noir Film Festival di Courmayeur.get-3-do11
Headhunters, regia di Morten Tyldum. Interpreti: Aksel Hennie, Nikolaj Coster-Waldau, Synnøve Macody Lund. Norvegia 2011.get-do12
Un action-thriller che imprevedibilmente viene dalla Norvegia, e campione di incassi in patria. Un cacciatore di teste dalla doppia vita (ruba opere d’arte per arrotondare) si ritrova di colpo a essere la preda di un uomo che lo perseguita e lo vuole morto. Uno di quei film europei che sembrano già pronti per un remake a Hollywood. Non male, ma con una regia che non va oltre l’onesto mestiere e un protagonista purtroppo di rara antipatia.
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Un film con protagonista un ladro di opere d’arte non poteva che venire dalla Norvegia, paese che come massimo crimine aveva conosciuto fino a pochi giorni (cioè fino al massacro di Utoya) il furto dell’Urlo di Munch. Dunque, Roger è cacciatore di teste per aziende di fascia alta, ha una bella e ovviamente bionda moglie di una ventina di centimetri più alta di lui (senza tacchi), vive in quelle belle case di spoglio design nordico e gusto ineccepibile che vediamo sulle riviste di interior decoration. Solo che i soldi non gli bastano mai, con quel tenore di vita spropositato, e dunque arrotonda rubando opere d’arte. Finchè un giorno incontra la preda perfetta: viene dall’Olanda, si chiama Clas Greve, è un ex manager, soprattutto ha in casa un Rubens che sua nonna ereditò dall’amante, un ufficiale nazista che l’aveva depredato in un qualche museo per portarselo in Germania. Con il pretesto di offrigli un lavoro nella solita multinazionale, Roger lo avvicina, entra nella sua vita, organizza il colpo. Ma è solo l’inizio di una serie di capovolgimenti di fronte, di spettacolari rovesciamenti che trasformano Roger in preda e Clas nell’uomo che gli dà la caccia e lo vuole morto.
Clas rivela man mano il suo volto violento e il suo passato di soldato che in vari teatri di guerra ha appreso le più sofisticate tecniche di caccia e attacco, e adesso le mette in pratica. Stavolta Roger è la testa da colpire, il bersaglio, e per sopravvivere deve imparare a difendersi, a contrattaccare, a rispondere colpo su colpo. La civile Norvegia si trasforma nel territorio di una brutale guerra a due in cui chi perde è morto.
Un action-thriller di solida sceneggiatura e fattura, che ripropone in un contesto insolito come quello nordeuropeo il tema già molte volte visto (da Intrigo internazionale a Il fuggitivo) dell’uomo qualunque non aduso alle armi costretto a trasformarsi in una perfetta macchina di difesa e di offesa per salvare la pelle. Intrigo ben costruito, anche se le spieghe sono qua e là affrettate e non sempre convincenti. Uno di quei film europei di genere che sembrano già pronti per un remake americano di più alto budget. Che dire? Non male, solo che da questo tipo di cinema di genere made in Europe spira sempre una cert’aria di vorrei ma non posso, di budget limitati, di mezzi asfittici cui si supplisce con molta inventiva e buona volontà. Il regista impagina con mestiere e diligenza, ma non aggiunge nulla. Insomma, non è Nicolas Winding Refn, il gran talento di film come Bronson, Valhalla Rising e Drive (prossimamente in Piazza Grande) che viene proprio da quelle parti (dalla Danimarca, per l’esattezza). Morten Tyldum sembra un onesto artigiano e niente di più. Purtroppo il film ha un protagonista che non aiuta, un tipetto di nome Aksel Hennie che è tra gli attori più antipatici visti ultimamente, uno che non ti fa venir voglia di stare dalla sua parte nemmeno qundo il suo nemico gli punta il mitragliatore addosso. Così senza volerlo si finisce col parteggiare con il suo sadico persecutore, interpretato da un attore che si chiama Nikolaj Coster-Waldau e che dopo questo film ha trovato il suo posto in America. L’abbiamo visto in tv in Il trono di spade e al cinema in Oblivion e La madre accanto a Jessica Chastain.

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