Sono appena uscito dalla proiezione stampa del film brasiliano-tedesco (ma più il secondo del primo) Praia do futuro, Spiaggia del futuro.. Che ha molti difetti, compreso un non finale che grida vendetta, ma che si è rivelato essere uno dei film più interessanti e meno ovvii di tutto il concorso. Girato con un senso dell’immagine e dello spazio schermico sbalorditivo. Una storia gay non smancerosa e senza lacrime, di un’omosessualità assai virile, che a momenti, purtroppo solo a momenti, sembra rievocare il fantasma di Fassbinder. Comunque molto, molto, molto interessante. Solo che alla fine non c’è stato uno straccio di appluaso, neanche di quelli di cortesia che non si negano a nessuno, e francamente non capisco. va bene delirare per Jack (che a questo punto tempi vincerà a furor di popolo), ma uscire dai binari ogni tanto farebbe bene. Se ne riparlerà nella recensione.
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