Solo stasera conosceremo il palmarès del concorso della Berlinale, l’Orso d’oro e i vari d’argento. Ma tanto sappiamo già che per l’Italia non ci sarà niente, per il semplicissimo motivo che nessun nostro film è ammesso in competizione (e qualcosa poteva pur esserci, al posto di certe ciofèche che si son viste).
In corsa per qualche riconoscimento in altre sezione avevamo In grazia di Dio di Edoardo Winspeare, presentato a Panorama ficional features, e il doc di Gianni Amelio Felice chi è diverso a Panorama Dokumente. Due sezioni per cui a decidere chi vince è il pubblico assegnando il suo voto attraverso una cartolina distribuita all’ingresso (un sistema che andrebbe perfezionato secondo me, perché ho l’impressione che a votare sia un’esigua minoranza e ci sia un’enorme dispersione). Ecco, è appena arrivata la lista dei vincitori dei due Panorama, e non ci sono né il film di Winspeare né quello di Amelio (hanno vinto il film etiope Defret, politicamente correttissimo, sui rapimenti scpo matrimonio in Etiopia, e il documentario Der Kreis su un locale gay svizzero ai tempi dela gran repressione antimosessuale, e purtroppo non son riuscito a vederlo causa sovrapposizioni di screenings). Nemmeno Il sud è niente di Fabio Mollo, ammesso abbastanza sorprendentemente nella sezione Gerneration Plus, ce l’ha fatta a portarsi a casa qualcosa, e questo lo si è già saputo ieri sera quando è arrivata la lista dei vincitori di questa sezione dedicata alle nuove generazioni. Nota a parte. Certo c’è voluto un bel coraggio a Panorama a non far entrare nei primi tre un film come Calvary, che si meritava tutto e di più, e che vedo adesso si è portato via almeno un premio collaterale, quello della giuria ecumenica. Intanto, scorrendo la lista di altri premi collaterali, vedo che Boyhood se ne è presi due, il che è un ulteriore segnale di quanto porebbe succedere stasera.
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