Senso ’45 di Tinto Brass. Cielo, ore 21,10.
Tinto Brass rifà a modo suo, accentuando e espandendo fino al punto di esplosione il tasso di erotismo visibile, Senso di Visconti e il racconto di Camillo Boito che ne è all’origine. Caduta e abiezione di una signora rispettabile che, per amore e soprattutto per desiderio di un uomo più giovane di lei, non esita a mettere in gioco tutto quello che ha, affetti, posiziono sociale, onore. Tinto Brass sposta l’azione dalla Venezia ancora occupata dagli Austriaci ma prossima a passare all’Italia di Visconti-Boito, al Veneto (e alla Venezia) foschissimo della Repubblica di Salò allo stadio terminale. La moglie di un uomo molto in alto nella gerararchia fascista perde la testa per un ufficiale delle SS. Sarà una discesa all’inferno, fino alla vergogna. Il clima plumbeo e fantasmatico di Salò ben si addice a questa storia di perdita di sé, di fine di un mondo. Con Anna Galiena che se la deve cedere con il modello, insuperabile, di Alida Valli. Come ufficiale sexy delle SS e angiolone perverso un Gabriel Garko non ancora eroe delle soap televisive. Buon film, davvero.
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