Halloween – La notte delle streghe di John Carpenter, Rai Movie, ore 23,40.
No, non uno degli innumerevoli sequel e cloni, poprio l’orriginale, l’autentico, il primo e fondativo. Quello girato con un pugno di dollari da John Carpenter nella sua stagione d’oro (era il 1978) e destinato non solo a incassare un’enormità di soldi in tutto il mondo, ma rinfondare il genere horror, virandolo verso il sangue esplicito e abbondante, il feticismo quasi pornografico della violenza, della lcerazione e mutilazione dei corpi. Slasher movie, cinema del taglio, della ferita, celebrazione e glorificazione delle lame letali. Carpenter prende un’istituzione della cultura pop americana e della vita collettiva come la notte di Halloween, e ne fa lo sfiondo e il contenitore e l’oscuro motore di una galleria di deformità fuori e dentro gli umani, di delitti e terrori. Un ragazzo nella notte di Halloween uccide la sorella. Molti anni dopo scapperà dalla prigione in cui era stato rinchiuso, tornerà al paesello e ricomincerà, ovvio, a uccidere, e la gran cerimonia del sangue sarà di nuovo ad Halloween. Carpenter è magistrale nel montare il suo teatro della minaccia e della crudeltà e, coraggiosamente, decostruisce la narrazione, sbarazzandosi di ogni suerpfluità e concentrandosi, focalizzandosi sui momenti della violenza. Operazione che già aveva fatto Dario Argento, cui Halloween deve qualcosa, ma che Carpenter radicalizza, mettendo a punto un nuovo paradigma cui tutto l’horro successivo farà riferimento, fino a oggi. Con il grande Donald Pleasance e Jamie Lee Curtis (scena che chissà perché mi è rimasta imporessa. la ragazza giù nel basement che riempie la lavtrice, mentre l’assassino è lì in agguato).
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