CORIOLANUS di William Shakespeare. Con Tom Hiddleston (Coriolanus) e Mark Gatiss (Menenius). Regia di Josie Rourke. Un progetto National Theatre di Londra, al cinema un solo giorno (in alcune città martedì 8 aprile 2014, in altre il 10 o l’11: controllare il dove e il quando alla pagina Nexo Digital).
La recensione estesa seguirà non appena possibile. Dico intanto che non dovete perdervelo. Il testo, uno dei meno rappresentati di Shakespeare e uno dei suoi ultimi, è sensazionale, di un’attualità perfino sconcertante per come tratta il tema del potere e soprattutto del populismo, della comunicazione e della manipolazione in politica. Un allestimento essenzializzato, paradossalmente (per un testo grandioso ed epico come il Coriolanus) da camera, pensato a misura di uno spazio teatrale assai poco convenzionale come il Donmar Warehouse di Londra, ricavato da un ex magazzino (dove venivan messe le banane a maturare!) in Covent Garden. Una regia – di una signora che di nome fa Josie Rourke – senza frilli e al servizio del testo e degli attori e mai prevaricante, secondo migliore tradizione inglese. Un protagonista, Tom Hiddleston, che è uno dei migliori attori oggi in circolazione, anche al cinema. Per intenderci, il villain Loki di The Avengers e Thor 2 e il meraviglioso vampiro dandy di Only Lovers Left Alive di Jim Jarmusch, che dovrebbe tra non molto finalmente arrivare nei cinema italiani. Lo danno solo un giorno, Coriolanus. Correte.
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