La giusta distanza, Rai Movie, ore 0,10.
Riconsiderare Carlo Mazzacurati, il regista veneto scomparso pochi mesi fa a poco più di 50 anni. Autore di un cinema molto personale e apaprtato, di commedie, anzi dramedy, perlopiù orientate verso il nord-est del nostro paese, a cogliere un mondo e gli uomini e le donne che lo abitano in rapida e confusa transizione. Verso una modernità o ipermodernità piuttosto indecifrabil. In attesa che il 24 aprile esca, postumo, l’ultimo film di Mazzacurati La sedia della felicità con Isabella Ragonese e Valerio Mastandrea, vediamoci questo suo La giusta distanza del 2007, forse il suo migliore. Una giovane maestra arriva in un paese del delta del Po (Valentina Lodovini) e saranno sconvolgimenti esistenzial-carnali nei maschi del posto, con conseguenze parecchio complicate. Son soprattutto due gli uomini che cadono accecati per lei, un giovane apprendista giornalista e un meccanico tunisino ormai accettato dalla comunità locale. Uno scandaglio gettato nel profondo dell’animo italiano alle prese con un cambio antropologico. Oltre a Valentina Lodovini, ci sono Giuseppe Battiston, Govanni Capovilla, Ahmed Hafiene e Fabrizio Bentivoglio.
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