Desiderio rubato, Rai Movie, ore 1,30.
Continuano, purtroppo di notte, le incursioni di Rai Movie nei meandri del cinema giapponese autoriale del secondo Novecento. Stavolta tocca al film d’esordio, anno 1959, di Shohei Imamura, che più tardi diventerà un peso massimo del sistema-cinema e vincerà per ben due volte il festival di Cannes. Un regista che volutamente si contrappone alla tradizione di rigore e austerità rappresentata dai cinemaestri Ozu e Mizoguchi (e anche, a modo suo, da Kurosawa) e che preferisce esplorare i lati in ombra e meno nobili della vita e del mondo giapponesi, facendo affiorare inquietudini, volgarità, e una sessualità esplicita. Desiderio rubato segue un gruppo di attori itineranti, poveri guitti che alternano il kabuki a spogliarelli miserevoli a uso di un pubblico dagli appetiti e voglie assai primari. Intorno, una piccola città che reagirà diversamente all’arrivo del carrozzone. Parecchio interessante. Un film quasi mai visto in Italia, se non in rassegne e festival specializzati.
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