Scandalosa Gilda, Cielo, ore 23,20.
Scatenatissimo erotico con aspirazioni arty della coppia Gabriele Lavia-Monica Guerritore, un culto assoluto per i ragazzacci innamorati persi di quel cinema anni Ottanta sospeso tra il sublime e il trash, con pericolosissimi pencolamenti e sconfinamenti nel secondo. Si può ridere, sorridere, sogghignare nel vedere questo film, ma non si può non restare estasiati di fronte all’evidente sincerità di chi Scandalosa Gilda lo dirige e lo interpreta, e che affronta ogni rischio e si mette in gioco davvero. Siamo lontani dall’erotismo glamourizzato, patinato, anodino e inodore di oggi, qui davvero ci vien comunicato cosa sia lo sregolamento dei sensi. Una donna borghese delusa e in crisi – Guerritore, ovvio – scappa via da casa. Incontrerà in autogrill un fumettaro erotico che, mostrandole le sue tavole, la sedurrà, e sarà sesso selvaggio. Il nostro Nove settimane e mezzo, però meno cinico e perfino più consapevole, e vero. Con tutti gli eccessi e le accensioni del Lavia regista, uno che i mezzitoni e le mezze misure li ha sempre evitati. Prendere o lasciare. Lei somigliantissima alla Ingrid Bergman di Viaggio in Italia.
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