Cocktail, Rai Movie, ore 21,15.
Uno dei film – siamo nel 1988 – che lanciò Tom Cruise e ne fece la star che sappiamo. Immenso, incredibile successo nell’area anglofona, molto meno da noi, alquanto restii ad acogliere quelle che allora venivano spregiativamente chiamate dalla critica dei sopracciò e dal pubblico radical-chicchissimo ‘americanate’. Così nasce una stella, e conviene dargli un’occhiata. Molto anni Ottanta, con un ragazzo assai sveglio e piacente che, dopo aver mollato lavori nella pubblicità e nella finanza, scopre la sua vocazione nello stare dietro al bancone di un bar. Insieme a un amico avrà parecchie avventure, inventerà cocktail di successo, conoscerà molte donne, compresa una signora managere assai potente che gli darà diciamo così una mano decisiva. L’irresistibile ascesa di un bel ragazzo, come nelle carriere dei libertini e dei vari bel ami. Si rimodella e ripropone quell’archetipo del giovane maschio che sale su su nella scala sociale, e lo si adatta ai nuovi tempi (di allora), che erano quelli della nascita del narcisismo di massa ed erano perfetti per una parabola del genere. Con Elisabeth Shue e Kelly Lynch. Quando non era solo Milano da bere, ma il mondo tutto. Epocale. Regia di Roger Donaldson.
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