La guerra dei mondi, Rai 4, ore 23,12.
Mi sono riconciliato con Spielberg con il suo ultimo, meraviglioso, magistrale Lincoln, uno dei film più belli e importanti, ma importanti davvero, degli ultimi anni, e son dell’idea adesso che tutto il suo cinema vada recuerato e riposizionato più in allto nel nostro ranking, anche quello a suo tempo meno amato, meno benignamente accolto dai critici. Come questo La guerra dei mondi del 2005, ennesima versione dopo quella classica degli ani Cinquanta, e dopo la mitologica rielaborazione-riduzione radiofonica che ne fece in diretta Orson Welles, del fondativo romanzo – fondativo della sci-fi- di H.G. Wells. I fatti sono ovviamente contemporaneizzati, ma l’operazione non scalfisce la potenza narrativa della storia, ancora e sempre in grado di sbalordirci e possederci perfino. Un uomo di nome Ray, everyman che in sé riassume i destini della moltitudine – moglie separata, due figli -, si ritrova in prima linea in eventi che sconvolgono il mondo. Preceduti da apocalittici eventi elletromagnetici, approdano sulla terra degli alieni chiamati tripodi, e incomincia la guerra. Un’invasione che di volta in volta, nello scorrere degli anni e dei decenni dall’apparizione del romanzo di Wells, è stata vista come meatfora dellee minacce all’America venute da fuori, dall’espansonismo sovietico all’attacco qaedista delle Torri gemelle. Ma lasciando stare ogni riferimento e astoria, cronaca, attualità, si può godere il film nella sua pura, gratuita spettacolarità, per la capacità di Spielberg dacantastorie ipermoderno di uncinarci e non lasciarci più. Con Tom Cruise, Dakota Fanning, Miranda Otto e Tim Robbins.
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