Un crimine, La Effe, ore 23,05.
Noir francese del 2006 di quel Manuel Pradal che qualche anno prima ci aveva dato il meraviglioso Marie Baie des Anges (un mio personale culto). E che non delude nemmeno qui, in una storia cupa di amore, sangue, delitti, ossessioni e fantasmi della mente scritta da uno dei nomi che han fatto grande il crime french-style della scorsa decade, Tonino Benacquista. Vincent torna a casa e trova la moglie assassinata. Chi è stato? E perché l’ha fatto? Ha visto solo un taxi andarsene via in velocità, e comincia a convincersi che il killer sia il conducente. CErca, si sbatte, si incupisce, na non ne viene a capo. Anni dopo si trasferisce a New York. Una sua vicina, Alice, si innamora di lui, solo che Vincent è fagocitato dalla sua ossessione di trovare chi gli ha ammazzato la moglie, e non ha tempo, attenzione, energie per lei. Così Alice decide di fabbricargli un colpevole, in modo che si vendichi, si liberi del suo passato, e possa amarla. Niente andrà come previsto. Con Norman Reedus, Emmanuelle Béart e Harvey Keitel.
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