Henry, Rai Movie, ore 23,15. Regia di Alessandro Piva. Con Michele Riondino e Carolina Crescentini.
Un noir sporchissimo, livido e feroce in una Roma criminale e criminogena. Vite ai margini e alla deriva. Tossici persi, tossici che si proclamano redenti e clean e non lo sono, spacciatori di vecchia generazione e di nuova, poliziotti disillusi e devastati. E intanto un clan di trafficanti e piazzisti africani di eroina su vasta scala cerca di impadronirsi del territorio delle bande autoctone. Un film premiato a Torino 2010, tenuto in ghiacciaia per pià di due anni, uscito semiclandestinamente in qualche sala. Mai visto, insomma, dal pubblico dei cinema. Eppure è, ve l’assicuro, uno dei migliori film italiani degli ultimi anni, di quell’Alessandro Piva che aveva fatto delle sue radici meridionali materia di film come La Capagira e Mio cognato, e che qui sale fino alla capitale, alla Roma dei capoccia delinquenziali, della criminalità post-moderna pronta a ogni abominio pur di esercitare il potere e assicurarsi le fonti di guadagno. Un poliziotto indaga su due omicidi, e rischiano di restare coinvolti nella faccenda un eroinomane e la sua ragazza affetta da rara ocaggine. Una storia senza pietà, che annega il vecchio macchiettismo della commedia vernacolare e popolare in un bagno di sangue. Con Michele Riondino, Carolina Crescentini, Dino Abbrescia, Claudio Gioè. Piva non è un regista qualsiasi.
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