L’onda, Rai Movie, ore 22,55.
Germania, oggi. Un insegnante di liceo per spiegare ai suoi allievi le dinamiche psicologiche sottese all’autoritarismo e al totalitarismo, progetta con loro un esperimento. Daranno vita a una setta i cui membri dovranno obbedire ciecamente al capo, cioè lui, adottare una divisa e attenersi alle regole del gruppo. Il gioco prenderà la mano e nascerà una cellula impazzita di personalità deviate e violente che metterà a rischio gli equilibri della scuola e della stessa comunità. Schematico e didascalico. Un teorema di spirito rigidamente teutonico che non lascia spazio a deviazioni e sorprese di sceneggiatura. Viene pure il sospetto della malafede e che tanta stigmatizzazione della violenza sia la solita foglia di fico per poterla mettere voluttuosamente in scena. Eppure. Eppure il film è avvincente, forse perfino utile, e ti lascia dentro una scia di disagio come pochi. Alla Haneke. Da vedere. Regia di Dennis Gansel. Oggi più che mai attuale, per come mostra i legami che si instaurano tra capo carismatico e adepti.
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