Intimacy – Nell’intimità, La Effe, ore 23,30.
Un film del 2001 di Patrice Chéreau, uno dei pochi registi di teatro che sia anche riuscito a diventare nel corso della sua carriera ottimo regista di cinema, basti citare La regina Margot o il suo ultimo, bellissimo, contorto, cupo, paranoico Persécution con Romain Duris. O questo Intimacy, vincitore a suo tempo al Festival di Berlino e per molti la migliore riuscita filmica di Chéreau. Un’opera claustrofobico, quasi un kammerspiel, su un lui e lei che – siamo a Londra – ogni mercoledì si ritrovano in un alloggio miserabile per fare l’amore, ma che restano degli estranei uno all’altra. Hanno stretto un patto per volontà di lei: non si scambieranno mai i loro nomi, la loro storia dovrà restare confinata in quel letto, nulla delle loro vite deve trapelare. Solo sesso. Sesso che non ha bisogno di altro e non cerca altro per giustificarsi. Ma un giorno lui sgarra e la segue, e nulla sarà più come prima. Film che ricorda molto il simile, e di poco precedente, Una relazione privata con Sergi Lopez, solo che qui si scende più a fondo nell’abisso, con più radicalità. Indispensabile. Attenzione, oltre ai protagonisti Kerry Fox e Mark Rylance (sì, allpra sconosciuto fuori patria, oggi attore sommo e universalmente noto con un Oscar vinto per Il ponte delle spie), ci sono anche Marianne Faithfull e il futuro Turner di Mike Leigh, Timothy Spall.
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