Tra cielo e terra di Oliver Stone, Rai Storia, ore 21,31.
Della trilogia dedicata da Oliver Stone al Vietnam (questo, e prima Platoon e Nato il 4 luglio), di sicuro Tra cielo e terra è il film meno consociuto, e il più trascurato e dimenticato. Eppure una ri-visione e un recupero li merita, perché Stone è narratore sempre robusto ed efficace, anche se spesso straborda e tende al tonante e al retorico, e pure alla smargiassata un po’ bulla e cafona (mi riferisco a stile e linguaggio). E però qui non racconta il Vietnam dei combattenti o dei reduci, ma quello di una donna, visto da una donna, la cui storia si fa parabola anche troppo esemplare del destino di un paese. Come, facendo le debite differenze, era la Maria Braun di Fassbinder. Le Ly nasce in un villaggio, assisterà prima all’insorgenza comunista contro i colonialisti francesi, poi contro gli americani. Verrà catturata e torturata dai sud vietnamiti, rapita e stuprata dai Vietcong che l’accusano di collaborazionismo. Resterà incinta, farà la prostituta, conoscerà un militare americano, lo sposerà, se ne andrà a vivere con lui negli Stati Uniti. Ma nemmeno lì le sue vicissitudini avranno fine. Con l’attrice vietnamita-americana Hiep Thi Le, Tommy Lee Jones e Joan Chen.
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